Smaltimento Rifiuti Castelli Romani
Questa scheda è stata visualizzata 180 volteUn’altra forma di tumore maligno causa lo Smaltimento rifiuti Castelli Romani che può colpire i polmoni in seguito all’inalazione di polveri di amianto è il mesotelioma pleurico-peritoneale.
Questo tumore può insorgere anche per esposizioni specifiche relativamente limitate. I tempi di manifestazione della malattia si aggirano intorno ai 25-40 anni. Anche qui, non esistono terapie efficaci. La speranza di vita alla scoperta della malattia non supera un anno. Discorso a parte per il cancro ai polmoni. Si tratta dell’unica delle forme tumorali ad insorgere per esposizioni non specifiche, ovvero per la combinazione di più fattori decisivi come, ad esempio, l’inalazione di particelle cancerogene e il fumo di sigaretta (che ne aumenta di 50 volte le probabilità).
Il tumore polmonare resta silente per 15-20 anni, ma le probabilità di sopravvivenza sono leggermente più alte rispetto agli altri casi. In Italia, le morti accertate dal Ministero della Salute per esposizione all’amianto sono circa 1.000 all’anno. In particolare, tra il 1988 e il 1997 si sono registrati 9.094 decessi (5.942 uomini e 3.152 donne) per tumore maligno della pleura. Secondo un recente rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità (La mortalità per tumore maligno della pleura nei comuni italiani) nel corso degli anni Novanta molti paesi europei hanno registrato un sensibile aumento della mortalità per tumore della pleura.
Il massiccio impiego dell’amianto inizia già nel 1900.Lo Smaltimento rifiuti Castelli Romani inizia dopo che uno austriaco brevetta una miscela di cemento rinforzata con fibre di amianto. Verrà commercializzata con il marchio Eternit che nel 1923 cambiò nome in Eternit AG, associandolo indelebilmente al fibrocemento. Questo materiale presenta caratteristiche di forte attrattiva per le aziende. In primis, l’incredibile resistenza alla trazione, alla corrosione, all’usura (non a caso, il termine eternit deriva dal latino aeternitas e significa “eterno”). Inoltre, un’intrinseca leggerezza che lo rende facilmente lavorabile e adattabile a qualsiasi tipo di manufatto. Queste proprietà – insieme all’eccezionale resistenza al calore – hanno portato alla diffusione dell’amianto, che all’inizio va a sostituire o ricoprire i materiali.
Il successo dell’eternit fu immediato. Già dal 1911 divenne il materiale più utilizzato soprattutto in edilizia, per la produzione di lastre e tegole, nonché per la realizzazione di tubi destinati alla costruzione di acquedotti che fino agli anni settanta rappresenteranno lo standard di riferimento per tutto il comparto! Immaginate quanto ne siamo stati inondati. Qualche anno prima, nel 1907, nacque lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato. Per molti anni rappresentò il più grande centro di manufatti in fibrocemento d’Europa. Indimenticabili sono le fioriere che fecero la loro comparsa nelle città di mezza Italia a partire dal 1915
L’amianto è stato largamente utilizzato prima dello Smaltimento rifiuti Roma anche nell’industria termica e navale, soprattutto come isolante delle tubature e degli ingranaggi dell’oleodinamica. Inutile sottolineare che i lavoratori dei grandi stabilimenti e dei cantieri non abbiano mai avuto nessun tipo di protezione dall’inalazione pericolosa di queste polveri. Basti pensare al numero di operai morti nei capannoni dove le vibrazioni degli ingranaggi durante la lavorazione causavano il distacco dei rivestimenti in amianto dalle tubature facendole circolare nell’aria. A questo punto, è chiaro che l’eternit è altamente diffuso dappertutto.
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